Divina liturgia

del nostro padre tra i santi Giovanni Crisostomo

 

Si apre la tenda.

Il Diacono, stando davanti alle porte sante, e tenendo l’orarion con tre dita della destra, esclama:

Diacono: Benedici, signore.

Il Sacerdote, elevando il S.Vangelo e facendo con esso un segno di croce sopra la Sacra Mensa (est, ovest, nord e sud), esclama:

Sacerdote: Benedetto sia il regno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

quindi ripone il S.Vangelo sulla Sacra Mensa.

Coro: Amen.

Grande litania

Il Diacono, al centro della navata, di fronte alle porte sante, canta la grande litania, tenendo l’orarion con tre dita della mano destra e segnandosi ad ogni intenzione.

Diacono: In pace preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Per la pace che viene dall'alto, per la salvezza delle nostre anime, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Per la pace del mondo intero, per la prosperità delle sante chiese di Dio e per l'unione di tutti preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Per questa santa dimora e per coloro che vi entrano con fede, pietà, e timor di Dio, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Per il nostro beatissimo Patriarca (N.N), il nostro piissimo Metropolita (N.N), il nostro reverendissimo Igumeno (N.N), per il venerabile presbiterio e per il diaconato in Cristo, per tutto il clero e il popolo, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: per i Governanti, per le autorità civili e militari di questo paese, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Per questo santo monastero, per ogni città e paese, e per tutti fedeli che vi abitano, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Per la salubrità del clima, per l'abbondanza dei frutti della terra, e per tempi di pace, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Per coloro che sono in viaggio, per aria, terra e mare, i pellegrini, i malati, i sofferenti, i prigionieri, e per la loro salvezza, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Per essere liberati da ogni afflizione, flagello, pericolo e necessità, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Facendo memoria della tutta-santa, purissima, più che benedetta, e gloriosa Signora nostra, la Deipara e sempre vergine Maria, insieme con tutti i santi, affidiamo noi stessi, gli uni e gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Coro: A te, o Signore. (lento se non c’e Diacono)

 

Preghiera della prima Antifona, sommessamente.

Sacerdote: Signore Dio nostro la cui potenza è incomparabile, la misericordia immensa e l’amore per gli uomini ineffabile: Tu, o Sovrano, per la tua clemenza volgi lo sguardo su di noi e sopra questa santa dimora, e largisci a noi e a quanti pregano con noi copiose le tue misericordie e la tua pietà.

Sacerdote ad alta voce: Poiché ogni gloria, onore e adorazione si addice a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Prima antifona (domenicale) durante il canto della prima antifona, il Diacono, fatto un profondo inchino si sposta e va a collocarsi davanti alla Icona di Cristo tenendo l’orarion con tre dita della mano destra.

Coro: Benedici, anima mia il Signore,

rit. Benedetto sei Tu, o Signore.

Benedici, anima mia, il Signore, e tutto l’intimo mio essere benedica il Suo santo Nome.

Benedici, anima mia il Signore, e non dimenticare tutto ciò che Egli ha fatto per te.

Lui che perdona le tue iniquità, e guarisce tutte le tue malattie.

Redime la tua vita dalla corruzione, ti corona di grazia e compassione.

Sazia il tuo desiderio di beni e, come l’aquila, sarà rinnovata la tua giovinezza.

Il Signore compie opere di misericordia ed esegue il giudizio per quelli che subiscono ingiustizia.

Ha manifestato a Mosè le proprie vie, ai figli di Israele, la propria volontà.

Pietoso e misericordioso è il Signore, a lungo compassionevole e largo nelle sue misericordie. Non sarà adirato per sempre né in eterno sarà in collera.

Non ci ha trattato secondo le nostre iniquità né ci ha ripagato per i nostri peccati.

Poiché come il cielo è alto sulla terra, così il Signore ha fatto prevalere la sua misericordia su quelli che lo temono.

Come dista l’oriente dall’occidente, così ha rimosso da noi le nostre iniquità.

Come un padre ha pietà dei suoi figli, così il Signore ha pietà di quanti lo temono. Perché Egli sa di cosa siamo fatti. Si ricorda che siamo polvere.

L’uomo, come l’erba sono i suoi giorni; come un fiore nel campo, così sboccia ed avvizzisce.

Poiché quando il soffio passa in lui, allora perisce e non conoscerà più il suo luogo.

Ma la misericordia del Signore è da sempre e per sempre per quelli che lo temono. E la sua giustizia è sui figli dei figli per quelli che custodiscono la sua alleanza ed osservano i suoi comandamenti.

Il Signore ha preparato nel cielo il suo Trono e il suo Regno domina su tutto.

Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, potenti nella forza, che eseguite il suo comando all’udire il suono delle sue parole.

Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi ministri che fate il suo volere.

Benedite il Signore, voi tutte sue opere, in ogni luogo del suo dominio.

Benedici anima mia il Signore.

rit. Benedetto sei Tu, o Signore.

Terminato il canto della antifona, il Diacono torna al luogo consueto e, fatto un inchino, esclama:

Diacono: Ancora ed ancora in pace preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Facendo memoria della tutta-santa, purissima, più che benedetta, e gloriosa nostra Signora, la Deipara e sempre vergine Maria, insieme con tutti i santi, affidiamo noi stessi, gli uni e gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Coro: A Te, o Signore. (lento se non c’e Diacono)

Preghiera della seconda antifona, sommessamente.

Sacerdote: Signore, Dio nostro, salva il tuo popolo e benedici la tua eredità; custodisci in pace tutta quanta la tua Chiesa, santifica coloro che amano il decoro della tua dimora; Tu, in cambio, glorificali con la tua divina potenza e non abbandonare noi che speriamo in Te.

Sacerdote ad alta voce: Poiché tuo è il regno, tua la potenza, tua la gloria Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

seconda antifona (domenicale) durante il canto della seconda antifona, il Diacono si comporta come per la prima.

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo,

Loda il Signore, anima mia. Loderò il Signore per tutta la vita, inneggerò al mio Dio finché avrò vita.

Non confidate nei potenti, nei figli d’uomo, nei quali non c’è salvezza.

Renderà lo spirito e ritornerà alla terra, in quel giorno tutti i suoi progetti periranno.

Benedetto colui il cui aiuto è il Dio di Giacobbe, la cui speranza è nel Signore il suo Dio che ha fatto cielo e terra, il mare e quanto vi è contenuto, che custodisce la verità in eterno, che opera il giudizio per chi subisce ingiustizia, che dà cibo all’affamato.

Il Signore libera colui che è in catene. Il Signore rende saggio il cieco. Il Signore rialza chi è caduto. Il Signore ama i giusti. Il Signore custodisce i fedeli.

Si prenderà cura dell’orfano e della vedova, e distruggerà le vie dei peccatori.

Il Signore sarà re per l’eternità, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

Ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

O Figlio unigenito e Verbo di Dio, pur essendo immortale, per la nostra salvezza volesti prendere carne dalla Santa Madre di Dio e sempre vergine Maria; senza mutarti ti sei fatto uomo e fosti crocifisso, o Cristo Dio, calpestando la morte con la morte; tu che sei una delle Persone della Santa Trinità, glorificato insieme con il Padre e lo Spirito Santo, salvaci.

Terminata l’antifona, durante il canto di "o figlio unico e verbo…" il Diacono si sposta e ritorna al luogo solito davanti alle porte Sante e, dopo essersi inchinato, dice la piccola litania che deve essere cantata in tono più calmo e di solito senza pause per il coro. Piccola litania.

Diacono: Ancora ed ancora in pace preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Facendo memoria della tutta-santa, purissima, più che benedetta, e gloriosa nostra Signora, la Deipara e sempre vergine Maria, insieme con tutti i santi, affidiamo noi stessi, gli uni e gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Coro: A Te, o Signore.

Al termine della piccola litania, senza aspettare l’esclamazione sacerdotale, il Diacono entra nel Luogo Sacro (hieron) per la porta sud (pantocratore), va direttamente al Luogo Elevato e si inchina ad est (tre metanie) segnandosi, mentre il sacerdote esclama le parole: "al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo…", quindi si volta verso ovest, si inchina al sacerdote. Quindi si posiziona alla destra del sacerdote il quale recita la preghiera della terza antifona, sommessamente.

Preghiera della terza antifona, sommessamente.

Sacerdote: Tu che ci hai concesso la grazia di pregare insieme unendo le nostre voci, Tu che hai promesso di esaudire le suppliche anche di due o tre uniti nel tuo nome; Tu, anche ora, esaudisci le richieste dei tuoi servi a loro bene, e concedi nella vita presente la conoscenza della tua verità e, nel secolo futuro la vita eterna.

Sacerdote ad alta voce: Poiché Tu sei Dio buono ed amico degli uomini, e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio, e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Il Diacono apre le Porte Sante, inchinandosi al popolo mentre le apre.

Coro: Amen.

Terza antifona (domenicale)

Ricordati di noi o Signore, quando vieni nel tuo Regno.

Beati i poveri di spirito, poiché di essi è il regno dei cieli.

Beati coloro che piangono, poiché saranno consolati.

Beati i miti, poiché possederanno la terra.

Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, poiché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, poiché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, poiché vedranno Dio.

Beati i pacifici, poiché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per amore della giustizia, poiché di questi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi ingiurieranno e vi perseguiteranno, e diranno ogni male con falsità contro di voi, a causa mia.

Rallegratevi e gioite, poiché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

Quando il coro giunge al Gloria il diacono ed il sacerdote lentamente e con solennità si segnano dicendo sottovoce "O Dio purifica me peccatore ed abbi pietà di me" facendo tre inchini all’unisono. Il sacerdote bacia il S. Vangelo e l’Altare, il diacono bacia lo spigolo sud occidentale dell’Altare. Il sacerdote consegna il S. Vangelo al diacono il quale bacia la mano destra del sacerdote, mentre questi bacia il S. Vangelo. Girano attorno al S. Altare, ovest, sud, est e nord ed escono, preceduti da ceroferari, per la porta Nord (panaghia). Non scendono i gradini, ma il diacono si posiziona di fronte all’Icona di Cristo, rivolto verso Nord.

Sacerdote e Diacono chinano il capo, quindi il diacono dice:

Diacono: preghiamo il Signore.

il sacerdote recita a bassa voce, la seguente preghiera dell’Ingresso.

Sacerdote: Sovrano Signore, Dio nostro, che hai costituito nei cieli schiere ed eserciti di Angeli ed Arcangeli a servizio della tua gloria, fa che al nostro ingresso si accompagni l’ingresso degli Angeli santi, che con noi celebrino e glorifichino la tua bontà.

Sacerdote alta voce: Poiché ogni gloria, onore e adorazione si addice a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Dal proprio posto, davanti all’Icona di Cristo, rivolto verso nord, il diacono appoggia il S. Vangelo sulla spalla sinistra e, tenendo l’orarion con tre dita della mano destra, indicando le Porte Sante dice:

Diacono: benedici, signore il santo Ingresso.

Il Sacerdote benedice con la mano verso le Porte Sante

Sacerdote: Sia benedetto l’ingresso dei tuoi Santi in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Se c’è il diacono è lui a dire "amen". Quindi porta il Vangelo al Vescovo o all’Igumeno per il bacio, se non ci sono, allora il Sacerdote bacia il S. Vangelo. Il Diacono si volta quindi verso le Porte Sante e, alzato il S.Vangelo, fa un segno di croce mentre esclama:

Diacono: Sapienza, in piedi!

Mentre il coro canta l’Isodikon, il diacono rientra dalle Porte Sante e, deposto il S.Vangelo sulla Sacra Mensa, si discosta. Il Sacerdote si ferma sulle Sante Porte, si inchina davanti alla piccola Icona di Cristo, si segna, quindi la bacia. Si gira verso i fedeli e benedice i ceroferari che rientrano nel luogo Sacro, quindi si inchina alla Icona della Madre di Dio, si segna e, dopo averla baciata, rientra. N.B. se non ci sono i ceroferari, il Sacerdote non si volta verso il popolo (occidente), non benedice, ma, baciate le piccole icone nell’ordine dato, rientra.

Coro: Venite, adoriamo e prostriamoci dinanzi a Cristo. Salva, Figlio di Dio, risorto da morte, noi che a te cantiamo: Alleluia!

Gli altri giorni, si canta:

Venite, adoriamo e prostriamoci dinanzi a Cristo. Salva, Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, noi che a te cantiamo: Alleluia!

Oppure l’isodikon proprio della festa.

I tropari propri, i kontakia del typicon secondo questo schema (in un tempio dedicato ad un santo)

Tropario della domenica(del tono), tropario del tempio (ovvero del santo al quale il tempio è intitolato), tropario dal mineo (del santo del giorno). Kontakion domenicale (del tono), kontakion del tempio, Gloria…kontakion del santo del giorno (mineo), ora e sempre… theotokion ( di solito: "protezione dei Cristiani…").

Mentre il coro canta i tropari, il Sacerdote recita a bassa voce la seguente preghiera:

Sacerdote: Dio santo, che dimori nel santuario e sei lodato con l’inno trisagio dai Serafini e glorificato dai Cherubini e adorato da tutte le potestà celesti: Tu, che dal nulla hai tratto all’essere tutte le cose, che hai creato l’uomo a tua immagine e somiglianza, adornandolo di tutti i tuoi doni; Tu, che dai sapienza e prudenza a chi te ne chiede e non disprezzi il peccatore, ma hai istituito la penitenza a salvezza; Tu, che hai reso noi, miseri e indegni tuoi servi, degni di stare anche in quest’ora dinanzi alla gloria del tuo santo altare e di offrirti l’adorazione e la glorificazione a te dovute: Tu stesso, o Sovrano, accetta anche dalle labbra di noi peccatori l’inno trisagio, e volgi nella tua bontà lo sguardo su di noi. Perdonaci ogni colpa volontaria ed involontaria: santifica le anime nostre e i nostri corpi, e concedici di renderti santamente il culto per tutti i giorni della nostra vita, per l’intercessione della santa Madre di Dio e di tutti i santi che sin dal principio dei secoli ti furono accetti.

Giunto il coro all’ultimo tropario, il Diacono si inchina al Sacerdote e, tenendo l’orarion, dice:

Diacono: Benedici signore il tempo del trisagio.

Il Sacerdote benedice il con la mano il Diacono (di fatto benedice l’orarion diaconale)*

Sacerdote alta voce: Poiché Tu sei santo, o Dio nostro, e noi rendiamo gloria a te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre…

stando fuori dal santuario, davanti alle porte sante, il diacono si volge verso l’Icona del Cristo, indicandola con l’orarion, e dice:

Diacono: O Signore, salva i pii ed ascoltaci.

Coro: O Signore, salva i pii ed ascoltaci.

Ora si volta, in senso orario, verso il popolo ed esclama ad alta voce:

Diacono: E nei secoli dei secoli. (Se non c’è il Diacono, allora il Sacerdote, detto tutto quanto, esclama "E nei secoli dei secoli")

Quindi il Diacono rientrato nel santuario attraverso le porte sante va al Luogo elevato, a Est (dietro l’Altare) si inchina verso il Trono (est) poi verso il Sacerdote e quindi ritorna alla destra del sacerdote, davanti all’Altare.

 

Coro: Amen.

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi,

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi,

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi,

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Santo Immortale abbi pietà di noi.

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi.

Il Diacono recita il trisagion con il sacerdote davanti alla sacra mensa inchinandosi ad ogni invocazione, quindi, indicando con l’orarion verso Est, dice:

Diacono: comanda, signore

ambedue si recano alla cattedra superna. Nell’andare il Sacerdote dice a bassa voce:

Sacerdote: Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Il diacono dice: Benedici signore la superna cattedra.

Il Sacerdote benedice con la mano dicendo:

Sacerdote: Benedetto sei tu sul trono di gloria del tuo Regno, assiso sui cherubini, in ogni tempo ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Il sacerdote si siede alla destra della cattedra, al lato sud. Il diacono non si siede mai. Il lettore entra nel sacro Vima per la porta sud, si reca dal sacerdote e, ricevutane la benedizione, esce per la porta nord e si posiziona al centro della navata rivolto verso il popolo. Alla conclusione del trisagio, il diacono viene davanti alle porte sante, rivolto a ovest (verso il popolo) e dice con buona voce:

Epistola

Diacono: Stiamo attenti!

Il sacerdote da dietro l’altare, cioè dal lato sud della superna cattedra esclama:

Sacerdote: Pace a tutti! (e benedice con la mano il popolo)

Coro: E allo spirito tuo.

Diacono: Sapienza!

Lettore: Prokimenon nel tono…

Diacono: Sapienza!

Lettore legge il titolo della lettura prevista con la seguente pericope: Fratelli, oppure Figlio mio Timoteo, se di San Paolo, Amati se di San Giovanni, in quei giorni se dagli Atti degli Apostoli

Lettore: Lettura dall’epistola del santo Apostolo….a…. (o dagli Atti degli apostoli o, dell’epistola cattolica del santo Apostolo Giacomo, Pietro, Giuda, Giovanni)

Diacono: Stiamo attenti!

Durante (in realtà il typikon prescrive dopo) la lettura dell’epistola, il diacono, preso il turibolo, si avvicina al Sacerdote e, ricevutane la benedizione, incensa la sacra mensa sui quattro lati, poi la Protesi, poi il Trono Alto, continuando ad incensare la parte destra del Santuario, poi torna passando per il Luogo Alto ed incensa la parte sinistra. Incensa La Porta Reale con l'immagine della Vergine (quella verso Nord) poi la Porta Reale con l'Arcangelo Gabriele (quella verso Sud), poi esce dalle Porte reali, incensa verso le porte reali, poi fa tutta la parte destra dell'Iconostasi, poi torna e fa tutta la parte sinistra. Ritorna tramite le Porte Reali, incensa il Sacerdote che si alza e si inchina e poi si risiede, e gli accoliti. NB: Il diacono incensa le persone che sono nel Santuario(sacerdoti, diaconi, accoliti ecc.) sempre dal Luogo Alto, e non dal davanti dell'Altare. Poi riesce dal Santuario tramite le Porte reali, ed incensa il coro, ed il popolo in un movimento di mezzo cerchio a partire da Sud... verso Ovest... verso Nord. Poi incensa di nuovo la icona del Salvatore, e la icona della Deipara, a destra e sinistra delle Porte Reali rispettivamente, entra nel Santuario, incensa l'Altare solo davanti, poi di nuovo il Sacerdote che presiede (che si alza per inchinarsi nuovamente, poi si risiede). Se vi é tempo, il diacono dopo la fine dell'incensazione ritorna al Luogo Alto, dove era prima, e aspetta la fine della Lettura.

Terminata la lettura, il Sacerdote, ancora dietro l’Altare, dice:

Sacerdote: Pace a te che hai letto. Quindi si reca di fronte all’altare e legge la preghiera prima del Vangelo.

Il lettore proclama il tono dell’alleluia e gli stichi (versetti)

Coro: Alleluia.

Il Sacerdote recita sommessamente la preghiera prima del Vangelo

O Signore, amico degli uomini, fa risplendere nei nostri cuori la pura luce della tua divina conoscenza, e apri gli occhi della nostra mente all’intelligenza dei tuoi insegnamenti evangelici. Infondi in noi il timore dei tuoi comandamenti, affinché, calpestati i desideri carnali, noi trascorriamo una vita spirituale, meditando ed operando tutto ciò che sia di tuo gradimento. Poiché tu sei la luce delle anime e dei corpi nostri, o Cristo Dio, e noi rendiamo gloria a te insieme con il tuo eterno Padre e il tuo Spirito santissimo, buono e vivificante, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen

 

Il Diacono, deposto il turibolo, si avvicina al Sacerdote e, chinando il capo, prende il s. Vangelo dalle mani del Sacerdote e, tenendolo con l’orarion, dice:

Benedici signore colui che va ad annunciare il Vangelo del santo glorioso Apostolo ed Evangelista N.

Sacerdote benedice il Diacono e dice sommessamente: Dio, per intercessione dell’Apostolo ed Evangelista N., ti conceda di annunziare con grande efficacia la sua parola in adempimento del Vangelo del suo diletto Figlio e Signore nostro, Gesù Cristo.

Il Diacono, alzato il capo, dice Amen e, preceduto dai ceroferari, esce dalle Porte Sante. NB il diacono che legge il Vangelo non dice MAI sapienza ecc…. ma se c’è un secondo diacono lo dice lui.

Sacerdote: Sapienza, in piedi, ascoltiamo il Santo Vangelo. Pace a tutti.

(e benedice con la mano) resta girato verso il popolo.

Coro: E allo spirito tuo.

(secondo Diacono)/Sacerdote: Lettura del santo Vangelo secondo….

Coro: Gloria a te, o Signore, gloria a te.

(secondo) Diacono /Sacerdote: Stiamo attenti.

Terminata la lettura del Vangelo, se è stato letto dal diacono (NB il Diacono, legge il s. Vangelo rivolto a Est, il Sacerdote, rivolto ad Ovest) il sacerdote dice:

Sacerdote sommessamente: Pace a te che hai proclamato la buona novella.

Il Sacerdote, ricevuto il s.Vangelo benedice con questo il popolo facendo un segno di croce.

Coro: Gloria a te, o Signore, gloria a te.

Litania ardente

Sacerdote sommessamente: Signore, nostro Dio, accetta dai tuoi servi questa insistente supplica ed abbi pietà di noi secondo l’abbondanza della tua misericordia, e fa discendere i tuoi benefici su di noi e su tutto il popolo che da te attende grande e copiosa misericordia.

Diacono/Sacerdote: Diciamo tutti, con tutta l’anima e con tutta la nostra mente diciamo:

Coro: Kyrie eleison

Diacono/Sacerdote: Signore onnipotente, Dio dei Padri nostri, ti preghiamo, esaudiscici ed abbi pietà.

Coro: Kyrie eleison

Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande misericordia; noi ti preghiamo, esaudiscici ed abbi pietà

Coro: Kyrie eleison (tre volte ad ogni intenzione che segue)

 

Preghiamo ancora per il nostro sacratissimo Patriarca…., per il nostro piissimo Metropolita…., per il nostro reverendissimo Igumeno…., e per il venerato presbiterio.

Preghiamo ancora per i nostri fratelli, sacerdoti, ieromonaci, diaconi, ierodiaconi e monaci, e per tutti i nostri fratelli in Cristo.

Preghiamo ancora per implorare sui monaci di questo santo monastero misericordia, vita, pace, sanità, salvezza, protezione, perdono e remissione dei peccati.

Preghiamo ancora per i benedetti ed indimenticabili patriarchi ortodossi, per i fondatori di questo santo monastero e di questa santa chiesa, e per tutti i padri e fratelli nostri addormentatisi prima di noi e che piamente riposano, qui ed in ogni altro luogo del mondo.

Qui si possono inserire petizioni speciali

Preghiamo ancora per coloro che presentano offerte e operano il bene in questo santo e venerato tempio, e per coloro che qui prestano servizio e cantano, e per tutto il popolo qui presente che da te attende grande e copiosa misericordia.

Sacerdote ad alta voce: Poiché tu sei Dio misericordioso e amico degli uomini, e noi rendiamo gloria a te: Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Litania per i defunti (omessa di Domenica e nelle feste)

Diacono: Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande misericordia, noi ti preghiamo, ascoltaci ed abbi pietà.

Coro: Kyrie eleison (tre volte)

Ancora preghiamo per il riposo delle anime dei servi di Dio…..e che sia loro perdonata ogni mancanza sia volontaria che involontaria.

Coro: Kyrie eleison (tre volte)

Che il Signore Dio ammetta le loro anime dove riposano i giusti.

Coro: Kyrie eleison (tre volte)

La misericordia di Dio, il regno dei cieli, la remissione dei loro peccati, chiediamo da Cristo il Re immortale e nostro Dio.

Coro: Concedi, o Signore.

Preghiamo il Signore:

Coro: Kyrie eleison. (lento se non c’è il Diacono)

Sacerdote prega sommessamente: Dio di ogni spirito e di ogni vivente, che calpestasti la morte e spodestasti il demonio donando la vita al mondo: Tu stesso, o Sovrano, dona riposo alle anime dei tuoi servitori defunti N.N. in luogo luminoso, un luogo di verdi pascoli, un luogo di riposo dal quale sono stati cacciati ogni gemito, malattia e dolore. Perdona loro ogni peccato commesso con opere, parole o pensieri, tu che sei Dio buono ed amante del genere umano, poiché non c’è essere umano che vivendo non pecchi. Tu solo sei senza peccato e la tua giustizia è giustizia eterna.

Sacerdote alta voce: Poiché tu sei la resurrezione e la vita, e il riposo dei tuoi servi defunti N.N., o Cristo Dio nostro, e a te rendiamo gloria, con il tuo Padre senza principio e il tuo santissimo, buono e vivificante spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Litania dei catecumeni

Diacono: Catecumeni, pregate il Signore!

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Fedeli, preghiamo per i catecumeni, affinché il Signore abbia misericordia di loro.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Li istruisca nella parola di verità.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Riveli loro il Vangelo della giustizia.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Li unisca alla Sua Chiesa, Santa, Cattolica ed Apostolica.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Salvali, abbi pietà di loro, soccorrili e custodiscili, o Dio, con la tua grazia.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Catecumeni, chinate il vostro capo al Signore.

Coro: A Te, o Signore (lento se non c’è il diacono)

Il sacerdote prega sommessamente: Signore, Dio nostro, che abiti nel più alto dei cieli e riguardi alle più umili creature, che per la salute del genere umano mandasti l’unigenito tuo Figlio e Dio, il nostro Signore Gesù Cristo, rivolgi lo sguardo sui tuoi servi catecumeni, che a te hanno chinato il loro capo, e rendili degni, nel tempo propizio, del lavacro della rigenerazione, della remissione dei peccati e della veste dell’incorruttibilità: uniscili alla tua santa Chiesa, cattolica ed apostolica, e annoverali tra l’eletto tuo gregge.

Sacerdote alta voce: Affinché insieme a noi anch’essi possano glorificare l’onorabilissimo e magnifico tuo nome: Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il sacerdote dispiega parzialmente l’Antimension.

Coro: Amen.

Litania dei fedeli.

Diacono: Quanti sono catecumeni, uscite! Catecumeni, uscite! Quanti sono catecumeni, uscite! Non rimanga nessun catecumeno. Tutti noi fedeli ancora ed ancora in pace preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici o Dio con la tua grazia.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Sapienza!

Sacerdote sommessamente: Rendiamo grazie a Te, o Dio delle Potestà, che ci degni del favore di stare anche ora davanti al tuo santo altare e d’implorare prostrati le tue misericordie per i nostri peccati e per le mancanze del popolo. Accogli, o Dio, la nostra preghiera. Rendici degni di offrirti preci, suppliche e sacrifici incruenti per tutto il tuo popolo; e rendi capaci noi, ai quali hai affidato questo tuo ministero per la potenza dello Spirito Santo, d’invocarti in ogni tempo ed ogni luogo, senza condanna e senza colpa con la pura testimonianza della nostra coscienza: ascoltaci e sii a noi propizio nell’immensa tua bontà.

Sacerdote alta voce: Poiché a te spetta ogni onore, gloria ed adorazione, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Durante questa preghiera il Sacerdote dispiega completamente l’Antimension

Coro: Amen.

Seconda litania dei fedeli

Diacono: Ancora ed ancora, in pace, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison (lento se non c’è il diacono)

Le seguenti si ometto se non c’è il Diacono:

Diacono: Per la pace che viene dall’alto, per la salvezza delle nostre anime, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Per la pace del mondo intero, la prosperità delle sante chiese di Dio, e l’unione di tutti, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Per questo santo tempio, e per coloro che vi entrano con fede, rispetto e timore di Dio, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Per essere liberati da ogni afflizione, flagello, ira, pericolo e necessità, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison

Le rimanenti si dicono sempre, anche se non c’è il Diacono.

Diacono/Sacerdote: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Sapienza!

Sacerdote sommessamente: Di nuovo e più volte ci prostriamo dinanzi a te e ti preghiamo, o buono ed amico degli uomini, affinché Tu, riguardando benigno alla nostra preghiera, purifichi le nostre anime e i nostri corpi da ogni impurità della carne e dello spirito, e ci conceda di stare, liberi da colpa e da condanna, davanti al tuo santo altare. Dona , o Dio, anche a quelli che pregano con noi il progresso nella vita, nella fede e nell’intelligenza spirituale. Concedi loro che ti servano sempre con timore ed amore, e partecipino senza colpa e senza condanna ai tuoi santi misteri e siano resi degni del tuo celeste regno.

Sacerdote alta voce: Affinché custoditi sempre dalla tua potenza, possiamo rendere gloria a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Inno cherubico

si aprono le porte sante

Coro: Noi che misticamente rappresentiamo i cherubini e alla Trinità vivificante cantiamo l’inno tre volte santo deponiamo ora ogni sollecitudine mondana.

Durante il canto, il Diacono, fatto benedire l’incenso, incensa l’altare, il sui quattro lati, tutto il vima, il sacerdote, le s. icone, il popolo. Rientra nel santuario.

Mentre il Coro canta il cherubico, il sacerdote, recita la seguente preghiera

Sacerdote sommessamente: Nessuno che sia schiavo di desideri e di passioni carnali è degno di presentarsi o di avvicinarsi o di offrire sacrifici a Te, Re della gloria, poiché il servire Te è cosa grande e tremenda anche per le stesse potenze celesti. Tuttavia, per l’ineffabile e immenso tuo amore per gli uomini, ti sei fatto uomo senza alcun mutamento e sei stato costituito nostro sommo Sacerdote, e, quale Signore dell’universo, ci hai affidato il ministero di questo liturgico ed incruento sacrificio. Tu solo infatti, o Signore, Dio nostro, imperi sovrano sulle creature celesti e terrestri, tu che siedi su un trono di Cherubini, Tu che sei Signore dei Serafini e Re di Israele, Tu che solo sei santo e dimori nel santuario. Supplico dunque Te, che solo sei buono e pronto ad esaudire: volgi il tuo sguardo su di me peccatore e inutile tuo servo, e purifica la mia anima e il mio cuore da una coscienza cattiva; e, per la potenza del tuo Santo Spirito, fa che io, rivestito della grazia del sacerdozio, possa stare dinanzi a questa tua sacra mensa e consacrare il tuo corpo santo ed immacolato e il sangue tuo prezioso. A Te mi appresso, inchino il capo e ti prego: non distogliere da me il tuo volto e non mi respingere dal numero dei tuoi servi, ma concedi che io, peccatore e indegno tuo servo, ti offra questi doni. Tu infatti, o Cristo Dio nostro, sei l’offerente e l’offerto, sei colui che riceve i doni e che in dono ti dai, e noi ti rendiamo gloria insieme con il tuo Padre senza principio, e il santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Il Sacerdote assieme al diacono recitano il cherubico davanti alla Sacra Mensa per tre volte, facendo un inchino ogni volta. Baciano poi la santa mensa, e fatto un inchino profondo, si voltano verso il popolo e chinano le teste. Vanno alla protesi, il Diacono incensa i Santi Doni recitando tra sé: O Dio sii propizio a me peccatore ed abbi pietà di me (tre volte) poi dice al sacerdote: Eleva, signore. Il Sacerdote, prende il velo e ponendolo sulla spalla sinistra del diacono dice:

Sacerdote sommessamente: Elevate le vostre mani verso le cose sante e benedite il Signore.

Grande ingresso. Escono preceduti dai ceroferari. Il Diacono tiene il turibolo. Il Diacono tiene il s. Disco e il Sacerdote tiene il s. Calice. Se non c’è diacono il Sacerdote tiene ambedue anche se ci sono concelebranti.

Il sacerdote e il diacono fanno le commemorazioni (stanno a fianco a fianco –sacerdote a destra del diacono- e il Diacono commemora il primo gerarca della chiesa, il vescovo titolare e il Sacerdote il quale commemora tutti gli altri). Quindi il diacono rientra (appena ha finito con le proprie commemorazioni) con il s. Disco nel s. Vima e si ferma sulla destra (sud). Appoggia il ginocchio destro a terra. Il sacerdote benedice il popolo. Quindi, il coro conclude il cherubico, cantando lentamente ed armoniosamente:

Coro: Per ricevere il Re dell’universo, scortato invisibilmente dalle angeliche schiere. Alleluia, alleluia, alleluia.

Mentre il Sacerdote rientra il diacono dice: Il Signore Dio si ricordi del tuo sacerdozio nel suo Regno, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Si chiudono le porte e si chiude la tenda.

Il Sacerdote dice al Diacono: il Signore Dio si ricordi del tuo diaconato (o ierodiaconato) nel suo regno, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Deposti i santi doni sulla s. mensa, il Sacerdote rimuove i veli li pone sul lato nord della s. mensa, e incensa l’aer dicendo:

Sacerdote sommessamente: Giuseppe d’Arimatea, deposto dalla croce l’intemerato tuo corpo, lo involse in una candida sindone con aromi e, resigli i funebri onori, lo depose in un sepolcro nuovo.

Quindi prende il turibolo dal diacono e incensa i S. Doni tre volte dicendo:

Sacerdote sommessamente: O Dio, nella tua benevolenza sii propizio a Sion, allora saranno ricostruite le mura di Gerusalemme, allora gradirai il sacrificio, l’oblazione e l’intero olocausto, allora offriranno vitelli sul tuo altare.

Quindi restituisce il turibolo e, chinata la testa dice al Diacono:

Sacerdote sommessamente: Ricordati di me, fratello e concelebrante.

Diacono: il Signore Dio si ricordi del tuo sacerdozio nel suo regno. Prega per me signore santo.

Sacerdote: lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà.

Diacono: lo stesso Spirito celebrerà con noi tutti i giorni della nostra vita. Ricordati di me, signore santo.

Sacerdote: il Signore Dio si ricordi di te nel suo regno in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

il Diacono dice "amen", quindi, ricevuta la benedizione, esce dalla porta nord, andando a mettersi nel luogo stabilito, ed esclama:

Diacono: Compiamo la nostra preghiera al Signore.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Per i preziosi doni offerti, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Per questa santa dimora, e per coloro che vi entrano con fede, rispetto e timore di Dio, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Per essere liberati da ogni flagello, ira, pericolo e necessità, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison

Il sacerdote recita la preghiera dell’oblazione.

Sacerdote sommessamente: Signore, Dio onnipotente, tu che solo sei santo e accetti il sacrificio di lode da coloro che t’invocano con tutto il cuore, accogli anche la preghiera di noi peccatori, e fa’ che giunga al tuo santo altare. Rendici atti ad offrirti doni e sacrifici spirituali per i nostri peccati e per le mancanze del popolo. Dégnati di farci trovare grazia al tuo cospetto, affinché ti sia accetto il nostro sacrificio, e lo Spirito buono della tua grazia scenda su di noi, su questi doni qui presenti e su tutto il tuo popolo.

Diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: chiediamo al Signore che l’intero giorno sia tranquillo, santo, in pace e senza peccato.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiediamo al Signore un angelo di pace, guida fedele, custode delle nostre anime e dei nostri corpi.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiediamo al Signore il perdono dei nostri peccati e delle nostre colpe.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiediamo al Signore ciò che è buono ed utile alle nostre anime e la pace per il mondo.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiediamo al Signore di trascorrere il resto della nostra vita nella pace e nella penitenza.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiediamo una fine cristiana della nostra vita, serena, senza dolore, senza rimorso e vergogna ed una valida difesa dinnanzi al tremendo tribunale di Cristo.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: Facendo memoria della tutta-santa, purissima, più che benedetta, e gloriosa nostra Signora, la Deipara e sempre vergine Maria, insieme con tutti i santi, affidiamo noi stessi, gli uni e gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Coro: A te, o Signore.

Sacerdote alta voce: Per le misericordie dell’unigenito tuo Figlio, con il quale sei benedetto assieme al santissimo, buono e vivificante tuo spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Sacerdote: Pace a tutti! (benedice con la mano)

Coro: E al tuo spirito.

Diacono o sacerdote: Amiamoci gli uni gli altri, affinché in unità di spirito professiamo la nostra fede.

Coro: Nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, Trinità consustanziale ed indivisibile.

Il sacerdote fa tre inchini dicendo tra sé:

ti amerò, o Signore, mia forza; il Signore è mio sostegno, mio rifugio e mio liberatore

se c’è concelebrazione, avviene il bacio di pace, quindi il sacerdote bacia i s. Doni così ricoperti, prima il s. disco poi il s. calice e la s. Mensa davanti a lui. Anche il diacono, dal proprio posto, fa tre inchini e bacia la croce sul proprio orarion, quindi esclama:

Diacono: Le porte! Le porte! Con sapienza stiamo attenti.

si apre la tenda. Il sacerdote solleva l’aer e lo agita sopra ai s. doni, mentre recita sommessamente il Credo.

Il Diacono, rivolto verso il popolo, dirige il canto del Credo.

Credo

Coro: Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli; Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato non creato della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu pure crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, e patì e fu sepolto e il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture. E’ salito al cielo e siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà nella gloria, per giudicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato: e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo nella Chiesa, una, santa, cattolica ed apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Anafora

Diacono: Stiamo con devozione, stiamo con timore attenti ad offrire in pace la santa oblazione.

Coro: la misericordia di pace, il sacrificio di lode.

Il sacerdote, baciato l’aer lo ripone con i veli.

Il diacono entra nel s. Vima per la porta sud. Il Sacerdote si volta verso occidente, ovvero verso il popolo e benedice dicendo:

Sacerdote: La grazia del nostro Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, siano con tutti voi.

Coro: E con il tuo spirito.

Il Sacerdote si volta quindi nuovamente ad oriente e, alzando le mani, esclama:

Sacerdote: Innalziamo i nostri cuori.

Coro: Sono rivolti al Signore.

Sacerdote: Rendiamo grazie al Signore.

Coro: E’ degno e giusto adorare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, Trinità consustanziale ed indivisibile.

Il Sacerdote recita sommessamente la preghiera del "Santo".

Sacerdote: E’ degno e giusto celebrarti, benedirti, lodarti, ringraziarti, adorarti in ogni luogo del tuo dominio. Poiché tu sei il Dio ineffabile, inconcepibile, invisibile, incomprensibile, sempre esistente e sempre lo stesso: Tu e il tuo unigenito Figlio e il tuo Santo Spirito. Tu dal nulla ci hai tratti all’esistenza e, caduti, ci hai rialzati; e nulla hai tralasciato di fare fino a ricondurci al cielo e a donarci il futuro tuo regno. Per tutti questi beni rendiamo grazie a Te, all’unigenito tuo Figlio e al tuo Santo Spirito, per tutti i benefici a noi fatti che conosciamo e che non conosciamo, palesi ed occulti. Ti rendiamo grazie altresì per questo sacrificio, che ti sei degnato di ricevere dalle nostre mani, sebbene ti stiano dinanzi migliaia di Arcangeli e miriadi di Angeli, i Cherubini e i Serafini dalle sei ali e dai molti occhi, esseri sublimi ed alati.

Sacerdote alta voce: I quali cantano, esclamano, gridano e proclamano l’inno della vittoria a gran voce.

In questo momento il diacono, o in sua assenza il sacerdote, traccia con l’asterisco una croce sopra il s. Disco.

Coro: Santo, Santo, Santo, il Signore dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nel più alto dei cieli: Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nel più alto dei cieli.

Il Diacono, si avvicina a lato sud-ovest e ventila i s. Doni. Il Sacerdote recita la seconda preghiera dell’anafora.

Sacerdote: Noi pure, o Signore, amico degli uomini, con queste beate Potenze esclamiamo e diciamo: Sei santo, tutto santo, Tu e il tuo unigenito Figlio e il tuo Santo Spirito. Sei santo, tutto santo e magnifica è la tua gloria. Tu hai amato il mondo a tal segno da dare l’unigenito tuo Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Egli, compiendo con la sua venuta tutta l’economia di salvezza a nostro favore, nella notte in cui veniva tradito, o, piuttosto, consegnava se stesso per la vita del mondo, prese il pane nelle sue mani sante, innocenti e immacolate e, dopo aver rese grazie, lo benedisse, lo santificò, lo spezzò e lo diede ai suoi santi discepoli ed apostoli, dicendo:

Sacerdote cantando: Prendete, mangiate: questo è il mio corpo che viene spezzato per voi in remissione dei peccati.

Mentre canta questo, è uso che il sacerdote indichi con la mano il s. Disco, anche il Diacono lo indica con il proprio orarion.

Coro: Amen.

Allo stesso modo il Diacono indica con l’orarion il s. Calice

Sacerdote sommessamente: Similmente anche il calice, dopo che ebbe cenato, dicendo:

Sacerdote cantando: Bevetene tutti: questo è il mio sangue, del Nuovo Testamento, che viene sparso per voi e per molti in remissione dei peccati.

Coro: Amen.

Preghiera sommessa

Memori dunque di questo precetto del Salvatore e di tutto ciò che è stato compiuto per noi: della croce, della sepoltura, della resurrezione al terzo giorno, dell’ascensione ai cieli, della sua presenza alla destra del Padre, della seconda e gloriosa venuta alta voce Gli stessi doni da Te ricevuti a Te offriamo in tutto e per tutto.

Mentre il diacono (o in sua assenza il Sacerdote) solleva incrociate le braccia, la destra sopra che tiene il s. Disco, la sinistra tiene il s. Calice.

Coro: A Te inneggiamo, Te benediciamo, a Te rendiamo grazie, o Signore, e ti supplichiamo, Dio nostro.

Il diacono ripone il Ripidion e si accosta al Sacerdote; ambedue fanno tre profondi inchini davanti alla s. Mensa. Quindi il Sacerdote prega sommessamente:

Ancora ti offriamo questo culto spirituale ed incruento; e ti invochiamo e ti preghiamo, e ti supplichiamo: manda il tuo Spirito Santo su di noi e sopra i Doni qui presenti.

O Signore che alla terza ora inviasti sui tuoi apostoli il tuo Santissimo Spirito non ritoglierlo da noi, o Buono, ma rinnovalo in noi che ti preghiamo.

Stico (letto dal Diacono) Crea in me un cuore puro, e rinnova nelle mie viscere uno spirito saldo.

O Signore che alla terza ora inviasti sui tuoi apostoli il tuo Santissimo Spirito non ritoglierlo da noi, o Buono, ma rinnovalo in noi che ti preghiamo.

Stico (letto dal Diacono) Non respingermi lontano dalla tua presenza e non privarmi del tuo Santo Spirito.

O Signore che alla terza ora inviasti sui tuoi apostoli il tuo Santissimo Spirito non ritoglierlo da noi, o Buono, ma rinnovalo in noi che ti preghiamo.

Quindi il Diacono, a capo chino, indicando con l’Orarion il s. Pane, dice sommessamente:

Benedici signore il santo Pane.

Il Sacerdote, rialzando il capo, fa il segno della croce tre volte sui s. Doni, dicendo:

E fa’ di questo Pane il prezioso Corpo del tuo Cristo.

Diacono: Amen.

E di nuovo il Diacono, indicando con l’Orarion il s. Calice:

Benedici signore, il santo Calice.

E il Sacerdote, benedicendo, dice:

E fa’ di ciò che è in questo Calice il prezioso Sangue del tuo Cristo

Diacono: Amen.

Nuovamente il Diacono indicando con l’Orarion ambedue le Specie, dice:

Benedici signore, ambedue le Cose sante.

E il Sacerdote, benedicendo ambedue le Cose sante, dice:

Trasmutandole per virtù del tuo Santo Spirito.

Diacono: Amen, amen, amen.

Grande metania

Il Diacono, dopo aver inchinato il capo al Sacerdote dice: Ricòrdati di me signore santo.

Sacerdote: Il Signore Dio si ricordi di te nel Suo regno, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Diacono: Amen. Quindi ritorna laddove era e preso il ripidion (o un velo) ventila i s.Doni.

Sacerdote prega sommessamente: Affinché, per coloro che ne partecipano, siano purificazione dell’anima, remissione dei peccati, unione nel tuo Santo Spirito, compimento del regno dei cieli, titolo di fiducia in te e non di giudizio o di condanna.

Ti offriamo inoltre questo culto spirituale per quelli che riposano nella fede: Progenitori, Padri, Patriarchi, Profeti, Apostoli, Predicatori, Evangelisti, Martiri, Confessori, Vergini, e per ogni anima giusta che ha perseverato fino alla fine nella fede.

Sacerdote alta voce: In modo particolare per la santissima, purissima, più che benedetta, gloriosa Signora nostra, la Madre di Dio e sempre Vergine Maria:

Mentre esclama questo, il Sacerdote incensa il lato ovest della s. Mensa.

inno alla Madre di Dio.

Coro: E’ veramente giusto benedirti, Deipara, sempre benedetta e pura, Madre del nostro Dio. Più onorabile dei Cherubini ed incomparabilmente più gloriosa dei Serafini, che senza ombra di corruzione, partoristi il Verbo Dio, vera Deipara ti magnifichiamo.

Intanto il Diacono, ricevuto il turibolo, incensa la s. Mensa a croce e commemora i vivi e i defunti che vuole.

Nelle grandi feste, i megalinaria stabiliti. Mentre il coro canta il megalinario, il sacerdote prega sommessamente:

Sacerdote sommessamente: Per il santo profeta e precursore Giovanni Battista, per i santi gloriosi e insigni Apostoli, per san N. di cui celebriamo la memoria, e per tutti i tuoi santi: per le loro preghiere, o Signore, visitaci benevolmente. Ricòrdati anche di tutti quelli che si sono addormentati nella speranza della resurrezione per la vita eterna.

Commemora i defunti che vuole quindi aggiunge:

E fa’ che riposino ove risplende la luce del tuo volto.

 

Sacerdote sommessamente: Ancora ti preghiamo: ricordati, o Signore, di tutto l’episcopato ortodosso, che dispensa rettamente la tua parola di verità, di tutto il presbiterio, del diaconato in Cristo e di tutto il clero.

Ancora ti offriamo questo culto spirituale per tutto il mondo, per la Santa Chiesa cattolica ed apostolica, per coloro che vivono nella castità e nella santità, per i governanti e per le autorità civili e militari di questo paese. Concedi loro, o Signore, un governo pacifico, affinché noi pure in questa loro pace trascorriamo una vita quieta e tranquilla.

Sacerdote alta voce: Ricordati in primo luogo, o Signore, di tutto l’episcopato ortodosso, del nostro sacratissimo Patriarca N., del nostro piissimo Arcivescovo N. (del nostro Igumeno) e concedi alle tue sante chiese, che essi vivano in pace, sani, onorati, longevi e dispensino rettamente la tua parola di verità.

Il Diacono commemora i vivi.

Coro: E di tutti e di tutte.

Sacerdote sommessamente: Ricordati, o Signore, del monastero in cui dimoriamo, e di ogni città e paese, e dei fedeli che vi abitano. Ricordati, o Signore, dei naviganti, dei viandanti, dei malati, dei sofferenti, dei prigionieri e della loro salvezza. Ricordati, Signore, di coloro che presentano offerte e si adoperano per il bene delle tue sante Chiese e di quanti si ricordano dei poveri, e largisci su noi tutti la tua misericordia.

Sacerdote alta voce: E concedici di glorificare e di lodare con una sola voce e con un solo cuore l’onorabilissimo e magnifico tuo nome, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Il sacerdote benedice il popolo.

Sacerdote: E le misericordie del grande Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi.

Coro: E con il tuo spirito

Il Diacono, preso il permesso dal Sacerdote, esce e dal solito posto dice:

Diacono: Avendo ricordato tutti i santi, preghiamo ancora in pace il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Per i preziosi doni offerti e santificati, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Affinché il misericordioso nostro Dio, accettandoli come profumo di soavità spirituale nel suo altare santo, celeste e immateriale, ci mandi in contraccambio la grazia divina e il dono dello Spirito Santo, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: Per essere liberati da ogni afflizione, flagello, ira, pericolo e necessità, preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Il Sacerdote recita la preghiera sommessa: A te affidiamo tutta la nostra vita e la nostra speranza, o Signore, amico degli uomini, e ti invochiamo e ti supplichiamo: dégnati di farci partecipare con pura coscienza ai celesti e tremendi misteri di questa sacra e spirituale mensa, per la remissione dei peccati, per il perdono delle colpe, per l’unione nello Spirito Santo, per l’eredità del regno dei cieli, per una maggiore fiducia in te, e non a nostro giudizio o condanna.

Diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Coro: Kyrie eleison.

Diacono: chiediamo al Signore che l’intero giorno sia tranquillo, santo, in pace e senza peccato.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiediamo al Signore un angelo di pace, guida fedele, custode delle nostre anime e dei nostri corpi.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiediamo al Signore il perdono dei nostri peccati e delle nostre colpe.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiediamo al Signore ciò che è buono ed utile alle nostre anime e la pace per il mondo.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiediamo al Signore di trascorrere il resto della nostra vita nella pace e nella penitenza.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiediamo una fine cristiana della nostra vita, serena, senza dolore, senza rimorso e vergogna ed una valida difesa dinnanzi al tremendo tribunale di Cristo.

Coro: Concedi, o Signore.

Diacono: chiedendo l’unità della fede e la comunione dello Spirito Santo, affidiamo noi stessi, gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Coro: A Te, o Signore.

Sacerdote alta voce: E concedici, o Signore, che con fiducia e senza condanna osiamo chiamare Padre Te, Dio del cielo e dire:

Padre nostro.

Coro: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra, dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Sacerdote alta voce: Perché tuo è il regno, la potenza e la gloria, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Sacerdote: Pace a tutti.

Coro: E al tuo spirito.

Diacono: Inchinate il vostro capo al Signore.

Coro: A Te, o Signore.

Il Sacerdote prega sommessamente:

Sacerdote: Rendiamo grazie a Te, o Re invisibile, che con la tua infinita potenza hai creato l’universo, e nell’abbondanza della tua misericordia dal nulla hai tratto all’esistenza tutte le cose. Tu, o Signore, volgi dal cielo lo sguardo su quanti hanno chinato la fronte davanti a te, poiché non l’hanno inchinata alla carne e al sangue ma a Te, Dio tremendo. Tu, dunque, o Signore, per il bene di noi tutti appiana il cammino di nostra vita secondo la necessità di ciascuno: naviga con i naviganti, accompagna i viandanti, risana i malati, tu medico delle anime e dei corpi nostri.

Sacerdote alta voce: Per la grazia, la misericordia, e l’amore dell’unigenito Tuo Figlio, con il quale sei benedetto insieme con il santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Il Sacerdote prega sommessamente:

Signore Gesù Cristo nostro Dio, riguarda a noi dalla tua santa dimora e dal trono di gloria del tuo regno, e vieni a santificarci, Tu che siedi in alto con il Padre e sei invisibilmente qui con noi. Dègnati con la potente tua mano di far partecipi noi e, per mezzo nostro, tutto il popolo, dell’immacolato tuo Corpo e del prezioso tuo Sangue.

Durante questa preghiera il Diacono cinge l’orarion a croce. quindi, il Sacerdote con il Diacono, ciascuno dal proprio posto, fanno tre metanie con l’invocazione.

Sacerdote: O Dio, sii propizio a me peccatore ed abbi pietà di me.

Quando il Diacono vede il Sacerdote stendere le mani per l’elevazione, esclama:

Diacono: Stiamo attenti!

NB(nelle grandi cattedrali il coro dovrebbe cantare un doppio e lento amen, dando il tempo al sacerdote di chiudere le tende, lentamente)

Si chiude la tenda. Il sacerdote, elevando il s. Disco, esclama:

Sacerdote: Le Cose Sante ai Santi!

Coro: Uno solo è Santo, uno solo è Signore: Gesù Cristo nella gloria di Dio Padre. Amen.

Kinonikon della domenica (se non indicato dal tipico)

Coro: Lodate Dio dai cieli, lodatelo nei luoghi eccelsi. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Diacono rientra nel s. Vima per la porta sud, e stando alla destra del Sacerdote che regge il s. Pane, dice:

Diacono: Spezza, signore, il santo Pane.

Il Sacerdote, spezzandolo in quattro parti, dice:

Sacerdote sommessamente: Si spezza e si spartisce l’Agnello di Dio: Egli è spezzato e non si divide, è sempre mangiato e mai si consuma, ma santifica coloro che ne partecipano.

Quindi le dispone nel s. Disco a forma di croce, così:

 

IC deve essere messa nel calice. NI e KA servono per la comunione dei fedeli. XC serve per la comunione dei Sacerdoti e dei Diaconi.

Il Diacono, indicando con l’orarion, il s. Calice, dice:

Riempi, signore, il santo Calice.

Il Sacerdote, presa la particola IC, traccia con essa una croce sopra il s. Calice, dicendo:

Sacerdote: Pienezza di fede, di Spirito Santo. E la immerge nel s. Calice

Diacono: Amen. Prende quindi lo zeon e dice al Sacerdote: Benedici, signore lo Zeon.

Il Sacerdote lo benedice dicendo:

Sacerdote: Benedetto il fervore dei tuoi Santi, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Il diacono (o, in sua assenza, il Sacerdote) versa a croce nel s. Calice una dose sufficiente di Zeon, dicendo: Fervore di fede, pieno di Spirito Santo.

Il diacono, riposto lo Zeon, si pone dietro la s. Mensa con le mani incrociate.

Il Sacerdote dice:

Sacerdote: Diacono, avvicinati.

Il Diacono si avvicina, si segna, fa una grande metania (quando è concesso), bacia la s. Mensa e dice: Dammi, signore, il prezioso e santissimo Corpo del Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei miei peccati e per la vita eterna.

Il sacerdote da al diacono la particola e dice:

Sacerdote: a te N. Diacono (ierodiacono) viene dato il prezioso, santissimo e immacolato Corpo del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei tuoi peccati e la vita eterna.

Il Diacono bacia la destra del sacerdote quindi la spalla sinistra, quindi si reca dietro alla s. Mensa o al lato nord e, chinata la testa, attende che il sacerdote prenda la particola per se stesso.

Il Sacerdote, prendendo la particola per se stesso, dice: A me N. sacerdote, si dona il prezioso e santissimo Corpo del Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei miei peccati e la vita eterna.

NB se ci sono altri sacerdoti concelebranti, ciascuno, in ordine di grado, si avvicina, prende la propria particola. Quindi il Sacerdote che presiede da la particola al diacono, poi prende la propria. Il resto come segue:

Quindi chinato il capo, ambedue (e se ci sono altri presbiteri pure loro) recitano la preghiera sommessa:

Credo, o Signore, e confesso che tu sei veramente il Cristo, Figlio del Dio vivente, che sei venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Credo ancora che questo è veramente il tuo Corpo immacolato e questo è proprio il tuo Sangue prezioso. Ti prego dunque: abbi pietà di me e perdonami tutti i miei peccati, volontari ed involontari, commessi con parole, con opere, con conoscenza o per ignoranza. E fammi degno di partecipare, senza mia condanna, ai tuoi immacolati misteri, per la remissione dei peccati e la vita eterna.

*Come potrò io, a causa della mia indegnità, entrare nello splendore dei tuoi santi? Se oso entrare nella stanza nuziale, il mio abbigliamento mi tradirà poiché non è l’abito per le nozze. E, legato mani e piedi, verrò gettato fuori dagli angeli. Nel tuo amore, Signore, purifica la mia anima e salvami.

*Amorevole Sovrano, Signore Gesù Cristo, mio Dio, che questi santi Doni non siano la mia condanna, a causa della mia indegnità, ma santificazione e purificazione dell’anima e del corpo per la vita e il regno futuro. E’ bene per me aderire a Dio e riporre in Lui la speranza della mia salvezza.

Del tuo mistico convito, o Figlio di Dio, rendimi oggi partecipe, poiché non svelerò il mistero ai tuoi nemici, né ti darò il bacio di Giuda, ma come il ladrone ti prego, ricordati di me, Signore, nel tuo Regno.

O Signore, la partecipazione dei tuoi misteri non mi torni a giudizio o a condanna ma a salvezza dell’anima e del corpo.

Quindi si comunicano al santissimo Corpo, il Diacono aspetta che prima si comunichino i Sacerdoti.

Alzata la testa, il Sacerdote prende il s. Calice con il tovagliolo con entrambe le mani, dicendo:

Sacerdote: A me N., Sacerdote, si dona anche il prezioso e santissimo Sangue del Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei miei peccati e la vita eterna.

Sorbisce tre volte quindi, asciugatosi con il tovagliolo le labbra, e asterso il s. Calice, lo bacia dicendo:

Sacerdote: Questo ha toccato le mie labbra, cancellerà le mie iniquità e mi purificherà dai miei peccati.

Intanto, il Diacono dal lato nord, si sposta, passando per il Luogo Alto e si colloca al lato sud della s. Mensa, il sacerdote gli si rivolge dicendo:

Sacerdote: Diacono, di nuovo, avvicinati.

Diacono: Di nuovo mi avvicino a Dio Re immortale. Dammi, signore, il prezioso e santissimo Sangue del Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei miei peccati e per la vita eterna.

Il Diacono si avvicina e sorbisce tre volte dal s. Calice, tenuto dal Sacerdote, che dice:

Sacerdote sommessamente: A te, N. Diacono (ierodiacono) si dona il prezioso e santissimo Sangue del Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei tuoi peccati e la vita eterna.

Quando il Diacono si è comunicato a s. Calice. Il Sacerdote dice:

Questo ha toccato le tue labbra, cancellerà le tue iniquità e ti purificherà dai tuoi peccati.

(Il Diacono legge quindi le preghiere di ringraziamento) il Sacerdote taglia le particole per i fedeli. Quando il Sacerdote ha finito, il Diacono apre le tende e le porte sante. Quindi torna dal Sacerdote, fa un inchino e riceve il s. Calice nella destra. Si volta verso il popolo, e uscito dalle porte sante solleva leggermente il s. Calice, mostrandolo ai fedeli ed esclama:

Diacono: con timore di Dio con fede, con amore avvicinatevi.

Coro: Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Dio è il Signore ed è apparso a noi.

Quindi il Diacono da al Sacerdote il s. Calice. E il Sacerdote dice la preghiera mentre i fedeli che possono comunicarsi pregano in silenzio tra sé:

Sacerdote: Credo, o Signore, e confesso che tu sei veramente il Cristo, Figlio del Dio vivente, che sei venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Credo ancora che questo è veramente il tuo Corpo immacolato e questo è proprio il tuo Sangue prezioso. Ti prego dunque: abbi pietà di me e perdonami tutti i miei peccati, volontari ed involontari, commessi con parole, con opere, con conoscenza o per ignoranza. E fammi degno di partecipare, senza mia condanna, ai tuoi immacolati misteri, per la remissione dei peccati e la vita eterna.

Del tuo mistico convito, o Figlio di Dio, rendimi oggi partecipe, poiché non svelerò il mistero ai tuoi nemici, né ti darò il bacio di Giuda, ma come il ladrone ti prego, ricordati di me, Signore, nel tuo Regno.

I fedeli, fatto un inchino, si avvicinano al S. Calice con le mani incrociate sul petto.

Mentre comunica i fedeli il Sacerdote dice: il servo (o la serva) di Dio N. si comunica al prezioso e santissimo Corpo e Sangue del Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per la remissione dei peccati e la vita eterna.

Quando hanno ricevuta la comunione, il Diacono pulisce loro la bocca con il tovagliolo, quindi i fedeli baciano il S. Calice, e discostatisi, fanno un leggero inchino, senza segnarsi. Intanto il coro canta il kinonikon previsto.

Coro: Ricevete il corpo di Cristo, gustate la fonte dell’Immortalità. (lento e melodioso)

Quando anche l’ultimo ha ricevuto la comunione, il coro aggiunge:

Coro: Alleluia, alleluia, alleluia.

Sacerdote e il Diacono rientrano nel s. Vima. Il Sacerdote pone il s. Calice sulla s. Mensa. Si volta verso il popolo e benedice con la mano:

Sacerdote alta voce: Salva o Dio il tuo popolo, e benedici la tua eredità.

Il Diacono reggendo il s.Disco versa nel s. Calice le rimanenti particole del s. Pane (ovvero quelle tolte alla protesi) mentre recita gli inni resurrezionali:

Contemplando la resurrezione di Cristo, adoriamo il santo Signore Gesù. Adoriamo la Tua Croce, o Cristo, e cantiamo e glorifichiamo la Tua santa Resurrezione. Tu sei infatti il nostro Dio, e noi non ne conosciamo altri all’infuori di Te. Noi invochiamo il tuo Nome. Venite fedeli tutti, adoriamo la santa Resurrezione di Cristo, ecco che per la croce la gioia è venuta in tutto il mondo. Benedicendo sempre il Signore, cantiamo la Sua Resurrezione, avendo sopportato la crocifissione, con la Sua morte ha distrutto la morte.

Risplendi risplendi, o nuova Gerusalemme, poiché la gloria del Signore è sopra di te; danza e rallegrati, o Sion; e tu esulta o pura Deipara, nella resurrezione di Colui il quale portasti.

Grande e sacratissima pasqua o Cristo! Sapienza, Verbo di Dio e Potenza! Concedici di partecipare più perfettamente di Te nel tremendo e magnifico giorno del Tuo Regno.

pulendo il s. Disco con la spugna dice: Con il Tuo prezioso Sangue, o Signore, lava i peccati di tutti quelli qui commemorati, per l’intercessione dei tuoi santi.

Quindi ripiega i veli, l’aer, e li ripone sul s. Disco con il cucchiaio, la lancia e l’Asterisco. Gli viene dato il turibolo che egli da al Sacerdote.

Il Sacerdote si volta verso est, incensa la santa mensa tre volte dicendo tra sé: sii tu esaltato sopra i cieli, o Dio, su tutta la terra si spanda la tua gloria.

Quindi, il Sacerdote, restituisce il turibolo al Diacono, prende il S. Disco dalla s. Mensa e lo da al Diacono.

Coro: Abbiamo veduto la luce, abbiamo ricevuto lo Spirito celeste, abbiamo trovato la vera fede, adorando la Trinità indivisibile essa infatti ci salvò.

Il diacono ricevuto il s. Disco, guarda verso le porte sante, senza dire nulla e lo ripone sull’altare della protesi.

Il Sacerdote, fatto un inchino, prende il s. Calice dalla s. Mensa, si volta verso ovest e, tenendo il s. Calice, dice sottovoce:

Sacerdote sommessamente: Benedetto il nostro Dio.

Ad alta voce: In ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il Sacerdote ripone i s. Doni sulla protesi. Incensazione dei s. Doni, mentre il coro canta:

Coro: Amen, che le nostre labbra, siano piene della tua lode, o Signore, affinché possiamo inneggiare alla tua gloria, poiché ci hai fatti degni di partecipare ai tuoi santi, immortali e vivificanti misteri. Custodiscici nella tua santità, così che possiamo meditare sempre la tua giustizia. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Diacono avendo slegato il proprio orarion, esce per la porta nord e dal solito posto esclama:

Diacono: In piedi! Dopo aver partecipato ai santi, immacolati, immortali, vivificanti e tremendi misteri di Cristo, rendiamo degne grazie al Signore.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Coro: Kyrie eleison

Diacono: Avendo chiesto che l’intero giorno sia perfetto, santo, in pace e senza peccato, affidiamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Coro: A Te, o Signore.

Mentre si canta la litania, il Sacerdote recita la preghiera di ringraziamento:

Sacerdote sommessamente: Ti rendiamo grazie, o Signore amico degli uomini, benefattore delle anime nostre, perché anche in questo giorno ci hai resi degni dei tuoi celesti ed immortali misteri. Dirigi la nostra via, confermaci tutti nel tuo timore, custodisci la nostra vita, rendi sicuri i nostri passi, per le preghiere e le suppliche della gloriosa tua Madre e sempre vergine Maria e di tutti i tuoi santi.

Il sacerdote ripiega l’antimension e quindi tenendo il s.Vangelo diritto fa un segno di croce con questo sull’antimension ripiegato. Quindi vi ripone sopra il s. Vangelo.

Sacerdote alta voce: Poiché tu sei la nostra santificazione, e a Te rendiamo gloria, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Sacerdote: Procediamo in pace.

Coro: Nel nome del Signore.

Diacono: Preghiamo il Signore.

Coro: Kyrie eleison.

Preghiera dell’Ambone.

Il Sacerdote, fuori dal Vima, dice a voce alta:

Sacerdote: O Signore, tu che benedici coloro che ti benedicono e santifichi quelli che hanno fiducia in te, salva il tuo popolo e benedici la tua eredità. Custodisci tutta quanta la tua Chiesa, santifica coloro che amano il decoro della tua casa; Tu, in contraccambio, glorificali con la tua divina potenza, e non abbandonare noi che speriamo in te. Dona la pace al mondo che è tuo, alle tue Chiese, ai sacerdoti, ai governanti, all’esercito e a tutto il tuo popolo; poiché ogni beneficio e dono perfetto viene dall’alto e discende da te, Padre della luce. E noi rendiamo gloria, grazie e adorazione a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Durante questa preghiera, il Diacono, inchinato il capo e tendendo l’orarion con tre dita della mano destra, sta in piedi davanti all’Icona del Cristo

Coro: Amen. Sia benedetto il Nome del Signore ora e per l’eternità. (tre volte)

Il Sacerdote rientra per le Porte Sante.

Quindi il coro canta il salmo 33 (benedirò il Signore in ogni tempo). Durante il Salmo, il Sacerdote, recita la preghiera della protesi:

Sacerdote sommessamente: O Cristo, Dio nostro, Tu che sei la perfezione della Legge e dei Profeti e hai compiuto tutta la missione ricevuta dal Padre, riempi di gioia e felicità in nostri cuori, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Il Diacono, segnatosi, fa un inchino verso il Est, e poi attraversa davanti alle Porte Sante, si segna, inchina, ed entra nel s. Vima per la porta Nord. Entrato, si inginocchia mettendo le mani incrociate sulla s. Mensa e china il capo, il Sacerdote lo benedice affinché possa consumare i s. Doni.

Coro: Benedirò il Signore in ogni tempo,

sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore,

ascoltino i miti e si rallegrino.

Celebrate con me il Signore,

esaltiamo insieme il suo Nome.

Ho cercato il Signore e mi ha risposto

e da ogni timore mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,

non saranno confusi i vostri volti.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta,

lo libera da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa

attorno a quelli che lo temono e li salva.

Gustate e vedete quanto è buono il Signore;

beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi,

nulla manca a coloro che lo temono.

I ricchi impoveriscono ed hanno fame,

ma chi cerca il Signore non manca di nulla.

Venite, figli, ascoltatemi;

v’insegnerò il timore del Signore.

C’è qualcuno che desidera la vita

e brama lunghi giorni per gustare il bene?

Preserva la lingua dal male,

le labbra da parole bugiarde.

Sta’ lontano dal male e fa’ il bene,

cerca la pace e perseguila.

Gli occhi del Signore sui giusti,

i suoi orecchi al loro grido di aiuto.

Il volto del Signore contro i malfattori,

per cancellarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,

li salva da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,

egli salva gli spiriti affranti.

Molte sono le sventure del giusto,

ma lo libera da tutte il Signore.

Preserva tutte le sue ossa,

neppure uno sarà spezzato.

La malizia uccide l’empio

e chi odia il giusto sarà punito.

Il Signore riscatta la vita dei suoi servi,

chi in Lui si rifugia non sarà condannato.

Se al sacerdote serve dell’altro tempo, allora il coro canta varie volte gli ultimi quattro versetti da "La malizia uccide l’empio".

Uscito, il Sacerdote distribuisce l’antidoron. Terminata la distribuzione, egli dice:

Sacerdote: La benedizione del Signore sia su di voi con la sua grazia e la sua benignità in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Coro: Amen.

Sacerdote: Gloria a Te, Cristo Dio, speranza nostra, gloria a Te.

Coro: Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen. Kyrie eleison (tre volte), benedici padre.

Sacerdote: Cristo nostro vero Dio, risorto dai morti, per l’intercessione della tuttasanta e purissima Sua Madre, per la virtù della preziosa e vivificante Croce, per la protezione delle venerande e celesti Potestà incorporee, per le suppliche del venerato e glorioso Profeta e Precursore Giovanni Battista, dei gloriosi e santi Apostoli, dei santi gloriosi e vittoriosi Martiri, dei nostri santi e teofori padri, del nostro santo Padre Giovanni Crisostomo, arcivescovo di Costantinopoli, di San Basilio il Grande, Arcivescovo di Cesarea in Cappadocia, di San Benedetto di Norcia, di san N.N. (santo del giorno) dei santi e giusti progenitori del Signore, Gioacchino ed Anna, e di tutti i santi, abbia pietà di noi, e ci salvi, poiché è buono ed amico degli uomini.

Coro: Amen. Salva Cristo Dio ed abbi pietà del nostro Metropolita N. e di tutti i cristiani ortodossi, custodiscili o Signore, insieme a questo santo Monastero, per molti anni!!

Il sacerdote rientra nel s. vima e dice le preghiere di congedo.

 

Gloria a Te, o Dio. Gloria a Te, o Dio. Gloria a Te, o Dio.

E subito le seguenti preghiere di ringraziamento

Ti ringrazio, o Signore mio Dio, perché non mi hai respinto, benché peccatore, ma mi hai reso degno di comunicarmi con i tuoi santi misteri.

Ti ringrazio, perché tu hai voluto che io, benché indegno, fossi partecipe dei tuoi purissimi e celesti doni. Ma tu, Sovrano amico degli uomini, che per noi sei morto e risuscitato e ci hai donato questi tremendi e vivificanti misteri a beneficio e santificazione delle anime e dei corpi, fa che essi siano anche per me salute dell'anima e del corpo, vittoria contro ogni avversario, illuminazione agli occhi del mio cuore, pace alle mie potenze spirituali, fede senza rossore, amore sincero, pienezza di sapienza, osservanza dei tuoi comandamenti, aumento della tua divina grazia e possesso del tuo regno. Fa’ che io, da essi conservato nella tua santità mi ricordi sempre della tua grazia e non viva più per me, ma per te, nostro Sovrano e Benefattore. E cosi, partendo dalla vita presente con la speranza della vita eterna, possa arrivare al riposo senza fine, dove è l'incessante cantico di quanti ti festeggiano e l'infinito godimento di quanti contemplano l'ineffabile bellezza del tuo volto.

Tu sei infatti, o Cristo Dio, il vero desiderio e l'inesprimibile giubilo di coloro che Ti amano, e tutto il creato a Te dà gloria in eterno. Amin.

PREGHIERA DEL GRANDE BASILIO

O Sovrano, Cristo Dio, Re dei secoli e Creatore di ogni cosa, Ti ringrazio per tutti i beni che mi hai elargiti e per la partecipazione ai tuoi purissimi e vivificanti misteri. Ti prego dunque, o Buono ed Amico degli uomini: custodiscimi sotto la tua protezione e sotto l'ombra delle tue ali. Concedimi di partecipare degnamente, con pura coscienza, ai tuoi Santi Misteri, fino all'ultimo respiro della mia vita, per la remissione dei peccati e la vita eterna. Tu sei infatti il «pane della vita, la sorgente della santificazione, il datore di ogni bene, e noi ti rendiamo gloria insieme con il Padre e lo Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amin.

VERSI DEL METAFRASTE

Tu che hai voluto darmi la tua carne come cibo e che sei fuoco che brucia gli indegni, no, non consumarmi, o mio Creatore, ma penetra fino alle giunture delle mie membra, negli arti miei, nei reni e nel cuore.

Brucia le spine di tutti i miei peccati, purifica l'anima mia, santifica la mia mente, rafforza i miei piedi insieme con le ossa, illumina i cinque sensi miei, tutto inchiodami con il tuo timore.

Custodiscimi sempre, proteggimi e difendimi da ogni opera e parola corruttrice.

Purificami, lavami, éducami, mondami, dammi intelligenza, illuminami, rendimi dimora del tuo Spirito soltanto e non più ricettacolo del peccato.Divenuto così tua abitazione con la comunione fuggirà come dal fuoco ogni malvagità e passione.

Ti presento, quali intercessori, tutti i Santi, i príncipi delle schiere incorporee, il tuo Precursore, i sapienti Apostoli, e sopra tutti la tua immacolata purissima Madre. Accogli, o Cristo mio misericordioso, le loro preci,

e fa’ di me, tuo servo, un figlio della luce. Poiché tu solo sei la nostra santificazione e lo splendore delle anime nostre, e tutti diamo gloria ogni giorno a Te, come si addice a un Dio Sovrano.

ALTRA PREGHIERA

Signore Gesù Cristo, Dio nostro, che il tuo santo Corpo mi sia di vita eterna, e il tuo prezioso Sangue di remissione dei peccati. Che questa Eucaristia mi doni la gioia, la salvezza e la letizia. Nella seconda e tremenda tua venuta rendimi degno, benché peccatore, di stare alla destra della tua gloria, per le preghiere dell'immacolata Madre tua e di tutti i Santi. Amìn.

ALLA SANTISSIMA MADRE DI DIO

(DI UN ANONIMO)

Santissima Signora Madre di Dio, luce dell'opaca anima mia, o mia speranza e protezione, rifugio, conforto e giubilo, ti ringrazio perché, quantunque immeritevole, mi hai reso partecipe del Corpo immacolato e del Sangue prezioso del Tuo Figlio. Tu che hai partorito la vera luce del mondo, illumina gli occhi spirituali del mio cuore. Tu che hai generato la sorgente dell'immortalità, vivifica me, morto per il peccato. O Madre pietosa di Dio misericordioso, abbi pietà di me, e infondi nel mio cuore compunzione e dolore, umiltà nei miei pensieri, e ravvedimento dai giudizi a cui sono asservito.

Fammi degno, fino all'ultimo respiro della mia vita, di ricevere senza condanna la santificazione dei tuoi purissimi Misteri, a salute della mia anima e del mio corpo.

Donami lacrime di penitenza e di confessione, affinché io ti possa inneggiare e glorificare per tutti i giorni della mia vita, perché tu sei benedetta e glorificata per tutti i secoli. Amìn.

Quindi:

Ora lascia che il tuo servo, Signore, vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, da te preparata davanti a tutti i popoli, luce che si rivela alle genti e gloria del tuo popolo Israele.

Trisaghion, Padre nostro, quindi: tropario tono 8

La grazia, che come fiaccola luminosa s’è irradiata dalla tua bocca, ha illuminato l’universo; tu hai lasciato al mondo i tesori della tua generosità, ci hai mostrato il vertice dell’umiltà, o Padre Giovanni Crisostomo, ammaestrandoci con le tue parole, intercedi presso Cristo Dio Verbo affinché salvi le anime nostre.

Gloria al Padre…

Kontakion tono 6 (prosomion, quando tu riempisti)

Dai cieli hai ricevuto la grazia divina, e con le tue labbra insegni a tutti ad adorare l’unico Dio nella Trinità, o Giovanni Crisostomo, benedetto e giusto. Rettamente ti acclamiamo poiché tu sei mistagogo delle cose divine.

Ora e sempre…quindi theotokion

Inconcussa protezione dei Cristiani, mediazione che non delude presso il Creatore: non disprezzare le voci supplici di noi peccatori, ma affrettati, o Buona, ad aiutare quelli che con fede ti gridano: Fa’ presto ad intercedere con insistenti suppliche, tu che sempre proteggi, o Deipara, quelli che ti onorano.

Se si vuole si può dire il tropario del giorno.

Kyrie eleison (12 volte) Te più onorabile….Gloria, ora e sempre, quindi congedo.

Fine della Divina Liturgia

Appendici

Isodika (inni del piccolo ingresso) per le varie occasioni liturgiche

ISODICA O INTROITI DA CANTARE

NELLE FESTE DEL SIGNORE

14 Settembre

Esaltazione universale

della preziosa e vivificante Croce:

Esaltate il Signore nostro Dio, e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi, poiché Egli è santo (Sal. 98, 5).

O Figlio di Dio, che sei stato crocifisso nella carne, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

25 Dicembre

Natale del Signore, nostro Dio

e Salvatore Gesù Cristo:

Dal mio seno ti ho generato prima della stella del mattino; il Signore ha giurato e non si pentirà: Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedek (Sal. 109, 3-4).

O Figlio di Dio, che sei nato dalla Vergine, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

1 Gennaio

Circoncisione di nostro Signore Gesù Cristo:

Venite adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo.

O Figlio di Dio, che sei stato circonciso nella carne, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

6 Gennaio

La Santa Teofania del Signore nostro Dio

e Salvatore Gesù Cristo:

Benedetto colui che viene nel nome del Signore, Dio è il Signore ed è apparso a noi (Sal. 117, 26-27).

O Figlio di Dio, che sei stato battezzato da Giovanni nel Giordano, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

2 Febbraio

Incontro di Nostro Signore Gesù Cristo:

Il Signore ha reso nota la sua salvezza, al cospetto di tutte le genti ha svelato la sua giustizia (Sal. 97, 2).

O Figlio di Dio, che sei stato portato tra le braccia del giusto Simeone, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

25 Marzo

Annunciazione della Santissima Madre di Dio:

Annunziate di giorno in giorno la salvezza del nostro Dio (Sal. 95, 2).

O Figlio di Dio, che ti sei incarnato dalla Vergine, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

Domenica delle Palme:

Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, Dio è il Signore ed è apparso a noi (Sal. 117. 26-27).

O Figlio di Dio, che hai cavalcato un puledro d'asina, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

Santa Domenica di Pasqua:

Nelle assemblee benedite il Signore Dio dalle fonti di Israele (Sal. 67, 27).

O Figlio di Dio che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

Giovedì dell'Ascensione:

Dio è salito tra voci di plauso, il Signore tra squilli di tromba (Sal. 46,7).

O Figlio di Dio, - che sei stato innalzato nella gloria, lontano da noi nei cieli, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

Domenica di Pentecoste:

Innalzati, o Signore, nella tua potenza; canteremo ed inneggeremo alle tue gesta (Sal. 20, 14).

Salva, o Paraclito buono, noi che a te cantiamo: Alliluia.

6 Agosto

Santa Trasfigurazione di nostro Signor Gesù Cristo:

Il Tabor e l'Hermon esulteranno nel tuo nome (Sal. 88, 13).

O Figlio di Dio, che ti sei trasfigurato sul monte Tabor, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

LE APOLISI

DELLE FESTE DEL SIGNORE

secondo l'ordine da dirsi al Vespro,

al Mattutino e alla Liturgia

Per la Nascita di Cristo:

Cristo, nostro vero Dio, nato in una grotta e deposto in un presepe per la nostra salvezza...

Per la Circoncisione:

Cristo, nostro vero Dio, che nell' ottavo giorno si degnò sottoporsi alla circoncisione della carne per la nostra salvezza...

Per la S. Teofania:

Cristo, nostro vero Dio, che si degnò di farsi battezzare da Giovanni nel Giordano per la nostra salvezza...

Per la festa dell'incontro:

Cristo, nostro vero Dio, che si degnò di lasciarsi portare tra le braccia del giusto Simeone per la nostra salvezza...

Per la Trasfigurazione:

Cristo, nostro vero Dio, che sul monte Tabor si trasfigurò con gloria, davanti ai suoi santi Discepoli ed Apostoli, per la nostra salvezza...

Per la Domenica delle Palme:

Cristo, nostro vero Dio, che si degnò di cavalcare un puledro d'asina per la nostra salvezza...

Per la sera della stessa Domenica e fino al grande Giovedì:

Avviandosi il Signore, Cristo nostro vero Dio, alla volontaria Passione per la nostra salvezza,...

Per il grande Giovedì:

Cristo, nostro vero Dio, che, con la sua insuperabile bontà, lavando i piedi dei discepoli, ci ha indicato come via migliore l'umiltà,

abbassandosi a noi fino alla Croce ed alla sepoltura...

Per l'apolisi della santa Passione:

Cristo, nostro vero Dio, che, per la salvezza del mondo, ha sopportato gli sputi, i flagelli, gli schiaffi, la croce e la morte...

Per il santo e grande Venerdì:

Cristo, nostro vero Dio, che per noi uomini e per la nostra salvezza, ha accettato nella carne la tremenda passione, la vivificante croce e la volontaria sepoltura...

Per la santa Domenica di Pasqua,

e per tutte le Domeniche dell'anno:

Cristo, nostro vero Dio, che è risorto dai morti...

Per la domenica di Tommaso:

Cristo, nostro vero Dio, che ha calpestato la morte ed ha rassicurato Tommaso...

Per il Giovedì dell'Ascensione:

Cristo, nostro vero Dio, che è stato elevato nei cieli, lontano da noi, e si è assiso alla destra di Dio Padre...

Per la Domenica di Pentecoste:

Cristo, nostro vero Dio, che ha mandato dal cielo, sotto forma di lingue di fuoco, il Suo santissimo Spirito sopra i suoi santi discepoli ed Apostoli...

Per la sera della stessa Domenica:

Cristo, nostro vero Dio, che, uscito dal seno paterno e divino, ha esinanito se stesso

e, disceso dal cielo in terra, ha assunto tutta la nostra natura e l’ha deificata e, risalito

dopo ciò nuovamente nei cieli e sedutosi alla destra di Dio Padre, ha inviato il Divino, Santo, consustanziale Spirito, di eguale potenza, gloria e coeterno, sopra i suoi santi discepoli ed apostoli, illuminando essi per mezzo di Lui e, per loro tramite, tutto l'universo, per le preghiere dell' immacolata e tutta pura e santa Madre sua, dei santi gloriosi ed onorati apostoli, araldi di Dio e portatori dello Spirito, e di tutti i santi, abbia pietà di noi, e ci salvi, poiché è buono e amico degli uomini.

 

Antifone per i giorni non festivi (durante la settimana):

la pratica comune in diversi monasteri è di cantare tutto il salmo per intero, intercalando il ritornello solo dopo il primo e gli ultimi versetti. In altri luoghi si usa così: il canonarca canta i versetti salmici e la congregazione (i fedeli) cantano il ritornello responsoriale ad ogni veresetto. Avendo due cori, uno può cantare i versetti e l’altro il responsoriale.

Prima antifona. (salmo 91,92)

E’ bene lodare il Signore e cantare al tuo Nome o Altissimo.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Annunciare al mattino la tua misericordia, e la Tua verità lungo la notte,

sulla arpa a dieci corde e con un inno sulla cetra.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Poiché mi hai rallegrato, o Signore, con le tue azioni, esulterò per l’opera delle tue mani.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Quanto sono grandi le tue opere, o Signore, troppo profondi i tuoi pensieri.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

L’insensato non conosce, e lo stolto non comprende.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Quando i peccatori spuntano come l’erba e gli operatori di iniquità guardano dall’alto in basso,

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Solo per essere distrutti nei secoli dei secoli, ma Tu sei l’Altissimo per sempre, o Signore.

 

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Perché ecco i tuoi nemici, o Signore, periranno e saranno dispersi tutti quelli che operano iniquità.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

E il mio corno sarà innalzato come quello dell’unicorno, e la mia vecchiaia sarà rafforzata con olio pingue.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Il mio occhio ha dominato i miei nemici, e il mio orecchio udrà (cose infauste) sui malvagi che contro di me insorgono.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Il giusto fiorirà come palma, sarà moltiplicato come cedro del Libano.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Piantati nella casa del Signore, negli atri del nostro Dio sbocceranno.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Ancora si moltiplicheranno in pingue vecchiaia e saranno lieti di proclamare che retto è il Signore, nostro Dio, e che in Lui non v’è ingiustizia.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Rit.: per l’intercessione della Deipara, o Salvatore, salvaci!

 

Seconda antifona. (salmo 92,93)

Il Signore ha instaurato il proprio Regno, il Signore si è ammantato di splendore, si è rivestito di forza e se ne è cinto.

Rit.: per le preghiere dei tuoi santi, o Signore, salvaci.

Ha stabilito così saldo il mondo che non sarà scosso.

Rit.: per le preghiere dei tuoi santi, o Signore, salvaci.

Pronto il tuo trono fin da allora, da sempre Tu sei.

Rit.: per le preghiere dei tuoi santi, o Signore, salvaci.

Hanno alzato i fiumi, Signore, hanno alzato i fiumi le loro voci.

Rit.: per le preghiere dei tuoi santi, o Signore, salvaci.

Mirabile il levarsi dei marosi, mirabile nelle altezze il Signore.

Rit.: per le preghiere dei tuoi santi, o Signore, salvaci.

Le tue testimonianze sono fatte certe e degnissime di fede, la santità si addice alla tue casa, o Signore, per la durata dei giorni.

Rit.: per le preghiere dei tuoi santi, o Signore, salvaci. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

O figlio unico e verbo di Dio, pur essendo immortale, per la nostra salvezza volesti prendere carne dalla Santa Madre di Dio e sempre vergine Maria; senza mutarti ti sei fatto uomo e fosti crocifisso, o Cristo Dio, calpestando la morte con la morte; tu che sei una delle Persone della Santa Trinità, glorificato insieme con il Padre e lo Spirito Santo, salvaci.

Terza antifona

I versetti contrassegnati con l’asterisco sono quelli di solito cantati nelle parrocchie.

*Venite rallegriamoci nel Signore, acclamiamo a Dio nostro Salvatore con voci d’esultanza.

Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia!

*Prostriamoci davanti al Suo volto con gratitudine, e salmeggiamo a Lui con voci d’esultanza.

Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia!

*Poiché il Signore è un dio grande, e grande re sopra tutta la terra.

Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia!

Nelle sue mani sono i confini della terra, e sue sono le vette dei monti.

Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia!

Suo il mare, Egli lo ha fatto, e le Sue mani hanno modellato la terra asciutta.

Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia!

Venite, adoriamo e prostriamoci di fronte a Lui, e facciamo lamento dinnanzi al Signore che ci ha creati.

Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia!

Poiché egli è il nostro Dio e noi siamo il popolo dei suoi pascoli, pecore del suo gregge.

Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia!

Oggi, se udrete la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nella provocazione, nel giorno della tentazione nel deserto.

Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia!

Dove i vostri padri mi tentarono, mi misero alla prova, e videro le mie opere.

Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia!

Per quarant’anni ho sofferto con quella generazione, e ho detto: Erreranno sempre nei loro cuori.

Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia!

E non hanno conosciuto le mie vie; così ho giurato nella mia ira: non entreranno nel luogo del mio riposo.

*Rit.: O Figlio di Dio, mirabile tra i tuoi santi, salva noi che a Te cantiamo: Alleluia! Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

 

Ringraziamenti

Un particolare e grato pensiero vada al reverendissimo Arcidiacono Vsevolod per la paziente cura nella stesura delle rubriche diaconali secondo la santa tradizione delle Chiese Slave.

 

 

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